Ugolino della Gherardesca (1250-1289) è stato un nobile e politico italiano, appartenente alla famiglia dei Gherardesca, di origini pisane. È noto principalmente per il suo coinvolgimento nel tradimento dei Pisanini, un evento storico avvenuto nel 1288.
Conte Ugolino era un uomo ambizioso e influente che ricoprì numerosi incarichi politici nella città di Pisa nel corso della sua vita. Era uno dei membri più potenti della fazione guelfa, che era contraria alla fazione ghibellina, durante le lotte di potere dell'epoca.
Nel 1284, la Repubblica di Genova sconfisse la Repubblica di Pisa nella battaglia della Meloria, privando così Pisa del suo predominio nel Mediterraneo. Dopo questa sconfitta, iniziarono a sorgere tensioni politiche a Pisa tra le fazioni guelfa e ghibellina.
Nel 1288, Ugolino tradì la fazione guelfa pugnalando il suo leader, il Gherardesca, e cercò di prendere il potere. Tuttavia, il suo tradimento fu scoperto e gli fu negato l'accesso alle mura cittadine. Fu poi imprigionato nel Torre della Muda insieme ai suoi figli e nipoti.
La loro prigionia durò diversi mesi e la leggenda narra che Ugolino, affamato, si nutrisse del corpo dei suoi stessi figli per sopravvivere. Questa storia è stata raccontata da Dante Alighieri nella Divina Commedia, nel canto XXXIII dell'Inferno, dove Ugolino viene rappresentato come uno dei dannati nel nono cerchio dell'inferno.
La figura di Ugolino è diventata nota in tutto il mondo grazie alla celebre descrizione di Dante, che ha contribuito a perpetuare la sua memoria come simbolo del tradimento e dell'avidità umana. Ugolino della Gherardesca rimane un personaggio controverso nella storia italiana, la cui vita e azioni sono state oggetto di dibattito tra storici e letterati.
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